Così si esprime in questo libro, con l’autorevolezza del grande scienziato e pensatore, Erwin Chargaff, uno dei padri della biochimica moderna, a proposito dell’ingegneria genetica e delle incognite ad essa legate:

„La fissione dell’atomo e la chimica dell’ereditarietà: due cosiddetti progressi che cambieranno in modo inimmaginabile il volto del pianeta. In entrambi i casi l’uomo ha violato un nucleo, quello dell’atomo e quello della cellula; in entrambi i casi la scienza ha oltrepassato un limite che avrebbe dovuto invece temere. Per il profano è difficile farsi un’idea della posta in gioco: si tratta nientemeno che della creazione di nuove forme di vita. Anche se inizialmente si trattasse solo di un „batteriunculum“ e non di un „homunculus“, il resto verrà .. « Messaggi ereditari che la natura ha protetto, separandoli l’uno dall’altro per milioni di anni, e cioè gli eucarioti e i procarioti, verranno confusi insieme, e delle chimere abortive popoleranno il nostro futuro; perché una cosa è certa: con i batteri che normal-mente vivono nell’organismo dell’uomo e dell’animale possono non essere sufficienti neanche le più rigide misure di sicurezza. In un modo o nell’altro sfuggiranno, si riprodurranno o cederanno il loro patrimonio genetico ad altre cellule vitali. Ma questo è solo l’inizio: gli apprendisti stregoni della molecola fanno già la fila per poter finalmente iniziare a migliorare l’organizzazione genetica dell’uomo. Quel che mi spaventa è l’irreversibilità del processo in corso …“